DEGLUTIZIONI ATIPICHE

Il comportamento della lingua e l’equilibrio della muscolatura oro-facciale svolgono un ruolo di primaria importanza ai fini di uno sviluppo armonico di fonazione, respirazione, linguaggio, deglutizione e masticazione. La funzione deglutitoria, si sviluppa sin dalla vita fetale e nel corso del tempo, dopo la nascita, con la variazione dell’alimentazione e del modo di nutrirsi, il bambino modifica e affina anche il suo modo di deglutire.

Dalla nascita ai 5/6 mesi circa, il lattante assume cibo liquido attraverso il seno o il biberon, facendo scivolare la lingua tra le gengive ancora prive di denti e contraendo fortemente le labbra, che non sono in contatto, ma avvolgono con forza la lingua e il capezzolo.

In questa fase la lingua compie un movimento in avanti, per spremere e aspirare il latte, e spesso anche in situazioni di riposo, permane appoggiata al labbro inferiore del neonato (deglutizione infantile).

Dopo lo svezzamento, il bambino inizia ad assumere cibi solidi; la deglutizione si modifica e richiede, dopo la masticazione, che le labbra siano accostate ma non serrate, che ci sia occlusione dentale, e che il movimento anteroposteriore della lingua diriga il cibo contro il palato e quindi verso la gola (deglutizione adulta).

Il passaggio definitivo dalla deglutizione “infantile” a quella “adulta”, avviene generalmente intorno ai 7-8 anni.

Tuttavia, può accadere che alcuni bambini mantengano la deglutizione infantile oltre il periodo considerato normale, non attraversando le tappe sopra descritte, con un conseguente sviluppo disarmonico delle strutture buccali, e con il rischio di alterazioni dento-scheletriche-prassiche e dell’articolazione dei suoni del linguaggio, più o meno evidenti (dislalie). Le principali conseguenze di una deglutizione atipica sono quindi sia a livello articolatorio (distorsioni di alcuni suoni del linguaggio), sia posturale, con conseguenti cefalee muscolo tensive e ripercussioni a livello della colonna vertebrale e quindi della postura.

Le cause sono spesso da ricercare nelle abitudini viziate, quali il protrarsi dell’uso del biberon o del ciuccio, la suzione del pollice, riniti ricorrenti o croniche o ipertrofia adenoidea, che costringono il bambino ad una respirazione orale. Ciò impedisce alle arcate dentarie di chiudersi, e obbliga la lingua in basso, a spingere in avanti durante ogni atto deglutitorio.

Durante la giornata compiamo migliaia di atti deglutitori per deglutire la saliva che si forma in bocca: una postura e una cinetica scorretta della lingua, che può interporsi tra i denti o spingervi contro, esercitano una forza che modifica negativamente lo sviluppo del palato e delle arcate dentali.

Pertanto, gli interventi di correzione sulle anomalie anatomiche già instaurate, andrebbero affiancati o preceduti da un percorso mirato al raggiungimento di un corretto utilizzo della muscolatura orale: il recupero di un’adeguata occlusione difficilmente si manterrà stabile nel tempo se non è accompagnato da un lavoro di correzione degli “errori funzionali”, con il risultato di trovarsi al punto di partenza una volta interrotto l’intervento ortodontico.

Per avere indicazioni sul tipo di deglutizione che il bambino mette in atto è necessaria una valutazione logopedica miofunzionale che si articolerà in:

  • raccolta anamnestica,
  • osservazione generale delle strutture muscolari bucco-facciali (tonicità di lingua,guance e labbra,lunghezza del frenulo linguale etc..),
  • valutazione della respirazione,
  • esame clinico dinamico (prassie),
  • esame durante l’attività di fonazione per valutare l’eventuale presenza di dislalie associate a deglutizione atipica,
  • prova di deglutizione con cibi di consistenze diverse.

La mancanza di un adeguato utilizzo della muscolatura orale nell’atto deglutitorio richiede un trattamento logopedico specifico e grande collaborazione e applicazione da parte del bambino al fine di:

  • aumentare la sensibilità di lingua e palato,
  • controllare la postura della lingua a riposo,
  • coordinare le prassie motorie oro-buccali,
  • realizzare un’abitudine corretta deglutitoria sia dei cibi che della saliva,
  • trasformare l’apprendimento in abitudine automatica

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